Giovedì 27 luglio, alle ore 12 presso il Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli, si terrà la presentazione alla stampa e al pubblico dell'opera di Filippino Lippi "Annunciazione e i santi Giovanni Battista e Andrea" restaurata con il nostro sostegno.
L’opera, una tempera su tavola datata 1470-75 ca, è stata restaurata da Bruno Arciprete, sotto la direzione lavori di Angela Cerasuolo, responsabile del Dipartimento restauro del Museo e Real Bosco di Capodimonte con indagini condotte da Beatrice De Ruggieri, Matteo Positano, Marco Cardinali (Emmebi Diagnostica Artistica) e Claudio Falcucci.
Temi aveva già sostenuto il Museo nel restauro di un’altra opera, il Ritratto dell’infante Francesco I di Borbone di Elisabeth Vigée Le Brun, nell’ambito del progetto Rivelazioni Finance for Fine Arts portato avanti da Borsa Italiana in collaborazione con l’Advisory Board del Museo e Real Bosco di Capodimonte, progetto nel quale si inserisce anche il restauro del Filippino Lippi.
Sarà possibile seguire l'evento in diretta streaming e rivedere il video completo sulla pagina Linkedin di Temi: https://www.linkedin.com/feed/update/urn:li:activity:7089629730605297664
Il Presidente Francesco Tavassi:
«Finanziare il restauro del Filippino rappresenta per noi una iniziativa ordinaria. L’Art Bonus è uno strumento normativo a disposizione delle aziende. È il risultato ad essere straordinario.
Ci siamo messi in ascolto del Museo, e abbiamo lasciato che i suoi esperti ci consigliassero di aiutare un’opera meno nota, ma importantissima. Abbiamo risposto con passione all’appello del Dipartimento di Restauro di Capodimonte, ad adottare la tavola del Quattrocento fiorentino, tra i primi pezzi ad impreziosire la collezione.
La tavola di Filippino è particolarmente importante per la Storia dell’Arte, del Museo e della città. Giunta a Napoli attraverso vicissitudini avvincenti, il suo restauro ha presentato numerose sorprese. Siamo emozionati all’idea di essere divenuti parte di una vicenda culturale che ha il potenziale di risultare di valore scientifico assoluto, con echi incalcolabili per Capodimonte e la città. Nel frattempo, il Filippino torna nelle sale, di nuovo a disposizione dello sguardo del mondo.
Noi sentiamo di avere fatto il nostro dovere. Abbiamo espresso la nostra gratitudine verso il territorio e la collettività sui quali ricade la nostra azione d’impresa. E verso le generazioni future, partecipi e protagoniste di una eredità che appartiene a tutti»